un vaso in inverno - l’articolo per Yougardener

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Una cara amica, che di recente ha acquistato un cascinale rustico in una zona di campagna, in Piemonte, in cui soggiornare durante i periodi di ferie e in questi ultimi tempi di smart-working obbligato, mi chiama verso la fine dell’estate, entusiasta e mi dice “Ho finalmente messo mano alla cantina, e ho trovato un vero tesoro!”. Ed effettivamente è emersa una vera e propria fortuna, almeno ai nostri occhi: dimenticati e impolverati c’erano vecchie damigiane in vetro, ogni sorta di cesta e contenitore in ferro battuto, ma soprattutto una stupenda collezione di vasi in terracotta.

Questi in particolare sono stati recuperati e collocati in vari punti del cortile, dei terrazzi e del portico. Un cilindro liscio in cotto, di quasi 50 cm di diametro, bordato, ci ha fatto innamorare fin da subito, e a lui è stato assegnato l’importante compito di valorizzare l’ingresso. Questo è collocato sotto un porticato, tipico delle cascine di campagna, che durante l’estate assicura ombra e refrigerio. Dal momento che con la bella stagione i vasi ospitanti ricche fioriture annuali in questo spazio abbondano, si è pensato di conferirgli importanza ed eleganza con una composizione che potesse dare il meglio durante l’inverno

Come protagonista indiscussa ho scelto una pianta non comune, ma particolare e certamente capace di incuriosire e colpire chi non la conosce. L’Edgeworthia crysantha, o bastone di San Giuseppe, è un arbusto espanso deciduo, caratterizzato da rami lisci e molto flessibili. Quando questi sono ancora spogli, verso febbraio, porta piccoli fiorellini tubolari giallo-crema raggruppati in cime globose, molto profumati. E’ una fioritura davvero stupenda, forse la mia preferita tra quelle invernali, e certamente non passa inosservata. Successivamente i fiori lasceranno spazio a grandi foglie lanceolate verdi scuro: durante le successive stagioni si avrà un fitto e brillante cespuglio verde. E’ una pianta oltre che bella, anche di facile coltivazione e non particolarmente soggetta a malattie. E’ bene proteggerla da venti freddi e correnti, ed è bene tenerla irrigata (sempre evitando ristagni) soprattutto durante la stagione calda.

Alla base del vaso, per arricchire la composizione, sono stati inseriti alcuni bulbi di bucaneve (Galanthus nivalis) , che sbocceranno anche loro verso il finire di gennaio, pressocchè in parallelo alla Edgworthia, andando a coprire con le sue foglioline carnose verdi brillante e i suoi fiorellini campanulati bianchi, la terra nuda. Ovviamente si può trovare spazio per altre fioriture invernali ( penso alla Viola odorata) o bulbi primaverili come Narcisi e Tulipani .

Al Geranium macrorrhizum, in ultimo, il compito di costituire la ‘base verde’ . Esso infatti andrà a creare un cuscino compatto con le sue foglie sempreverdi, odorose e irregolari durante tutto l’anno, verdi chiare prima e caratterizzate da splendide spennellate rosso-purpureo a partire dall’autunno. Da maggio poi ci regalerà una bella fioritura rosa. Anche lei ben si adatta ad una posizione di mezz’ombra e a terreni freschi.

Nel disegno ho voluto rappresentare questa composizione in quello che è il momento di massimo splendore ed eleganza, con l’Edgworthia e i Bucaneve in fiore, con il Geranium in pieno viraggio cromatico, il tutto accostato ai toni caldi della cascina.

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